Cercando l’isola – Salvatore Ritrovato
25,00€
Salvatore Ritrovato, Cercando l’isola, con acquarelli di Dominique Sighanda, Fiorina Edizioni, aprile 2017
Sinossi: la navigazione come metafora di un viaggio nella vita e nella poesia: è questo il tema che attraversa la piccola silloge di Cercando l’isola, cui Salvatore Ritrovato ha lavorato per anni, riallacciandosi idealmente alla sua raccolta di esordio, Quanta vita (1997), in cui la sua ricerca poetica salpava verso una meta tanto urgente e necessaria, quanto in prima istanza intimamente legata a un bisogno di mistero. Da quegli anni, la meta si presenta finalmente come una “isola”. Ma ecco che di fronte a questa si aprono gli abissi, si fermano le bussole, e come se le carte nautiche non l’avessero mai segnalata l’isola cambia aspetto, da isola-balena (un nuovo Moby Dick) a isola-oasi, dove il poeta-Ulisse lasciò il sogno di un amore. Gli acquarelli di Sighanda illustrano e accompagnano splendidamente la lettura di questa drammatica cronaca interiore, con una gentilezza e una delicatezza di tratto che riporta subito il lettore al cospetto di una sirena che inaugura la serie, donando il suo canto a chi ne serberà memoria.
Cercando l’isola - Salvatore Ritrovato
Salvatore Ritrovato – Cercando l’isola, con acquarelli di Dominique Sighanda è un leporello Fiorina Edizioni.
“Cercando l’isola” di Salvatore Ritrovato, acquarelli di Dominique Sighanda, Fiorina Edizioni, aprile 2017
- ISBN: 9788899868178
- Autore: Salvatore Ritrovato
- Illustrazioni: Dominique Sighanda
- Titolo: Cercando l’isola
- Collana: Isolario – II
- Data prima stampa: aprile 2017
- Caratteristiche: libretto alla Leporello a stampa digitale su carta pesante opaca (250 gr) e copertina rigida illustrata, astuccio editoriale. Ogni copia è datata e firmata a matita dall’editore. Ventiquattro carte non numerate di cm 15×10 stampate solo sul recto e piegate a fisarmonica (zig zag). L’astuccio editoriale in cartoncino rigido misura cm. 16×10,5 ed è rivestito in carta beige recante una vignetta a stampa con vignetta e scritta: “Fiorina Edizioni feat West Egg – Leporelli”.
- Maggiori informazioni: le 24 pagine, dispiegate, misurano cm 15 x 240. Libro-oggetto assemblato e rilegato a mano, così come l’astuccio
- Condizioni del libro: nuovo.
- Peso: 230 gr.
- Note: Con Leporello o Concertina si intende un libretto costituito da una striscia di carta più o meno lunga piegata a fisarmonica. Il termine deriva dall’omonimo personaggio del Don Giovanni di Mozart che, durante la famosissima aria “Madamina, il catalogo è questo”, recita l’elenco delle imprese amorose del padrone leggendo i nomi delle donne amate da un foglio piegato in forma di libro a soffietto.
- Salvatore Ritrovato nasce nel 1967, poeta, saggista, critico militante, insegna presso l’Università degli Studi “Carlo Bo” Letteratura italiana moderna e contemporanea (negli anni scorsi ha tenuto la cattedra anche di Letteratura Italiana, Letterature Comparate e Storia del Cinema); e ha un contratto di Scrittura creativa presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Come poeta ha al suo attivo diverse raccolte: Quanta vita, 1997; Via della Pesa, 2003, n. ed. 2015; Come chi non torna, 2008; Cono d’ombra, 2011; L’angolo ospitale, 2013; e ha raccolto alcuni suoi interventi militanti in La differenza della poesia (2009) e in Piccole patrie. Saggi, note e interventi su una letteratura del Sud, Stilo, Bari (2011). Ha fondato la rivista «Profili letterari» (1991-1995), è stato redattore di «Pelagos» (2001-2008), ed è tuttora redattore di «incroci» (dal 2008); ha fondato e co-dirige l’annuario di poesia contemporanea «Punto». Dalla metà degli anni Novanta collabora saltuariamente alle riviste «Poesia», «Atelier», «Clandestino», «Semicerchio», «il Manifesto», «Alfabeta 2», ecc. Partecipa a festival nazionali e internazionali di poesia. Ha lavorato in trasmissioni radiofoniche, come consulente nella piccola editoria e come redattore culturale nei giornali. Per quanto riguarda i suoi campi di studio, si è occupato di Cinquecento e di Novecento. Per quanto concerne il Cinquecento ha pubblicato saggi sull’Orlando Furioso e la questione del romanzo, il Gierusalemme del Tasso, la lirica e il petrarchismo, Michelangelo, il madrigale, Cesare Rinaldi (fra i suoi lavori monografici, ricordiamo: Per te non di te canto.
- I madrigali di Cesare Rinaldi, 2004; L’arte del madrigale. Poeti italiani del Cinquecento, Palomar, Bari, 2010, e Il madrigale del Cinquecento. Saggi e studi, Salerno, Roma, 2014). In merito alla letteratura moderna e contemporanea, si è occupato di Carducci, Pascoli, Ungaretti, Saba, Giotti, C. Levi, Caproni, Flaiano, Bertolucci, Luzi, Calvino, Volponi (su quest’ultimo ha pubblicato una prima raccolta complessiva di saggi, All’ombra della memoria. Saggi su Paolo Volponi, Metauro, Pesaro, 2013; e curato, con E. Alessandroni e T. Toracca, il volume miscellaneo Volponi Estremo, Metauro, Pesaro, 2015), fino ad Amelia Rosselli, Luciano Erba e altri autori attivi negli ultimi decenni. Fra gli altri suoi campi d’indagine, basti ricordare il tema del “paesaggio” su cui ha pubblicato la monografia antologica, Dentro il paesaggio. Poeti e natura, Archinto, Milano 2006, e diversi saggi e interventi su riviste (in via di pubblicazione nel volume dal titolo La lingua perduta del paesaggio); e il rapporto fra letteratura e cinema (suoi scritti su Dante nel cinema muto, La mandragola di Lattuada, Angelopoulos, David Lynch, Gian Vittorio Baldi, Federico Fellini, Orson Welles), cui dedica attenzione con la rassegna annuale «L’opera che visse due volte. Letteratura & Cinema nella cultura contemporanea», giunta alla XI edizione.
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Uscito "Mitofonie", l’album di Sighanda, vincitrice del Bianca D’Aponte 2016 - Recensione

Biografia
Nasce nel 1979 a Bruxelles, negli anni ’90 si trasferisce per un lungo periodo in Sicilia. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo, Brera e Firenze dove consegue il diploma in Tecniche dell’Incisione. Nel 2005 vince una borsa di studio indetta dal Ministero degli Affari Esteri e soggiorna a Lussemburgo presso il CEPA Cercle Européen pour la Propagation des Arts. Nel 2006 si trasferisce a Parigi per coltivare un’altra grande passione, la musica. Lavora alla realizzazione del suo primo disco da solista intitolato Solipsiste, prodotto dalla Universal Music France l’album esprime sonorità pop-folk. Un secondo disco è stato appena realizzato, a Barcellona l’album è un "viaggio verso sonorità mediterranee". Nel 2009 Sighanda vince in Francia il «Kawards» concorso all’interno della famosa rassegna NRJMusic Awards. In occasione dei suoi frequenti spostamenti Sighanda crea una serie di Carnets de voyage, dove immagini estemporanee fissano su carta impressioni ed esperienze vissute in viaggio. Nel 2011, 2012 e 2013 la commissione della Biennale du Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand, seleziona i quaderni di viaggio dell’artista. Nel 2012 a Milano vince il secondo premio per il concorso Lo sguardo del Viaggiatore con un quaderno dedicato alla Sicilia. Nel 2013 vince il primo premio al concorso Autori Diario di Viaggio a Ferrara. Dal 2013 fa parte del progetto francese “Pluribus”, diretto da Michel Fugain e Pierre Bertrand (Paris Jazz Big Band). Voce e chitarra Sighanda è impegnata con il cantante Michel Fugain, importante figura della musica d’autore francese, ed altri dieci musicisti in una lunga serie di concerti che da più di tre anni vengono proposti in Francia ed all’estero.
Nel 2014 l’artista realizza una mostra personale nel prestigioso museo Hermann Hesse a Montagnola – Ticino – con un quaderno di viaggio intitolato: Hermann Hesse, una mitologia del Ticino – l’ultima estate di Klingsor illustrato da Sighanda. Il catalogo dal titolo: Mythopoesis Klingsor e Sighanda ne raccoglie la testimonianza. Nel 2017 la stessa verrà ospitata al museo Hermann Hesse a Calw, Germania. Nel 2016 Sighanda vince la XII edizione del Premio Bianca d’Aponte città di Aversa con “L’aciddruzzu” brano presente nell’album “Mitofonie” uscito lo scorso 27 novembre 2016. Le registrazioni dell’album sono state realizzate presso lo studio El Patio di Barcellona con Raúl Javier Arias Plaza e Oswaldo Terrones. L’idea di ambientare là l’incisione è arrivata grazie all’incontro con la chitarrista Caterinangela Fadda conosciuta durante il Premio Andrea Parodi a Cagliari nel 2013. Il progetto ospita musicisti con precise impronte sonore quali il contrabbassista sardo Marco Boi, il batterista e percussionista siciliano Carmelo Gracefa, la chitarrista sarda Caterinangela Fadda, la fisarmonicista spagnola Edurne Arizu, la clarinettista spagnola Carola Ortiz, il trombettista spagnolo Leo Torres, la violoncellista Islandese Björt Runarsdottirs e il bassista francese Guillaume Farley. Sighanda attualmente vive e lavora tra Francia, Svizzera e Italia. Si sono interessati all’opera di Sighanda in Ticino: Il museo Hermann Hesse di Montagnola, RSI Radiotelevisionesvizzera Svizzera e Dintorni, RSI Tournée, RSI CultTV, Club365 club d’incisori curato dall’artista Manlio Monti, L’atelier Attila di Nando Snozzi, RSI Voci dipinte. Fondazione Monte Verità- Ascona, Fondazione Eranos.
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