Matteo Collura, Le pietre eloquenti, Lettura "Strada di Agrigentum" di Salvatore Quasimodo, dipinti di Gianni Provenzano, nota di Alessandro Quasimodo, Fiorina Edizioni Varzi, ottobre 2017. Libro alla leporello.
- ISBN: 9788899868222
- Autore: Matteo Collura
- Illustrazioni: Gianni Provenzano
- Titolo: Le pietre eloquenti, lettura "Strada di Agrigentum" di Salvatore Quasimodo. Nota di Alessandro Quasimodo
- Collana: Gattoparderie - I
- Caratteristiche: libretto leporello a stampa digitale. Copertina rigida cm 15,7x10,5, astuccio rigido avana con logo collana "Gattoparderie". All'interno 24 carte cm 15×10 imbastite a fisarmonica, otto tavole a colori di cui tre a doppia pagina.
- Maggiori informazioni: le 24 carte, dispiegate, misurano 240 cm. Libro e astuccio realizzati a mano in Italia.
- Condizioni del libro: nuovo.
- Peso: 240 gr.
- Sinossi: Strada di Agrigentum è una lirica scritta da Salvatore Quasimodo nel 1938 e inserita nella raccolta Nuove poesie. È emblematica del mondo poetico dell’autore, il quale della Sicilia, in cui nacque, aveva un ricordo tra il mitico e l’immaginifico.
Le opere complete di Salvatore Quasimodo, a cura di Gilberto Finzi e con prefazione di Carlo Bo, sono state pubblicate, tra il 1971 e il 1996, nei Meridiani Mondadori.
- Note: Con Leporello o Concertina si intende un libretto costituito da una striscia di carta più o meno lunga piegata a fisarmonica. Il termine deriva dall’omonimo personaggio del Don Giovanni di Mozart che, durante la famosissima aria “Madamina, il catalogo è questo”, recita l’elenco delle imprese amorose del padrone leggendo i nomi delle donne amate da un foglio piegato in forma di libro a soffietto.
- Leporelli per passione: scatole piccole per oggetti curiosi. Il Leporello è libro e non libro. Infatti, una volta dispiegate le sue pagine, assumerà le sembianze di un nastro volante, grazie al quale sorvolare paesaggi sempre meno familiari, fino a farsi reconditi e futuribili. Ali di carta assemblate a mano per un gioco talvolta mirabile come tanti granelli di sabbia sospinti dal vento all’insegna di parole e segni provenienti di lontano, lo sguardo curiosamente rivolto verso un mondo in profonda trasformazione.
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