Etcetera è un leporello di Maria Grazia Insinga con una noterella di Rosa Pierno, pubblicato da Fiorina Edizioni.
- ISBN: 9788899868154
- Autore: Maria Grazia Insinga
- Illustrazioni: Alessandra Varbella
- Titolo: Etcetera
- Collana: Isolario – I
- Caratteristiche: libretto alla Leporello a stampa digitale su carta pesante opaca (250 gr), copertina rigida interamente illustrata, astuccio editoriale. Ogni copia è datata e firmata a matita dall’editore. Ventiquattro pagine non numertate di cm 15×10 stampate sul recto e piegate a fisarmonica (zig zag) con 6 acquarelli raffiguranti conchiglie (una tavola a doppia pagina). L’astuccio editoriale in cartoncino rigido rivestito in carta beige recante una vignetta a stampa con la scritta: "Fiorina Edizioni feat West Egg - Leporelli".
- Maggiori informazioni: le 24 pagine, dispiegate, misurano cm 15 x 240. Libro e copertina assemblati a mano a regola d’arte, così come l’astuccio.
- Condizioni del libro: nuovo.
- Peso: 240 gr.
- Note: Con Leporello o Concertina si intende un libretto costituito da una striscia di carta più o meno lunga piegata a fisarmonica. Il termine deriva dall’omonimo personaggio del Don Giovanni di Mozart che, durante la famosissima aria “Madamina, il catalogo è questo”, recita l’elenco delle imprese amorose del padrone leggendo i nomi delle donne amate da un foglio piegato in forma di libro a soffietto.
Laura Bonaguro –
" E NON HO FINITO "
Scivolano dalle dita luminescenti come impalpabile madreperla i canti di Maria Grazia Insinga. Sì, lei canta. Lo fa con dolcezza e incisione, con rabdomante capacità di scoperta. Sì, perché lei scava. Non stratifica soltanto immaginari, sogni, perle di sensi. Lei musica melodie di conoscenza, racconta segreti dell'umanità, dona fuoco ricevuto dagli dei in frammentazione apparente, dove si materializza il rovesciamento del tempo, il dirompersi di sponde linguistiche gravitazionali al seguito di impeti e assunti.
Un qui e un altrove, un ora perché era (oppure è ancora allora lei lo dice/se lo chiede) un perdurare della raccolta indisturbata nel vento dell’essere. E poi il catalogare ogni percezione e persistenza di infinitesimo per nome, compresenti in lei, nel suo mondo, quanto somiglia al nostro (se si vuole) e quanto immortale la precisione dell’impossibile. Che il possibile non è una possibilità.
Laura Bonaguro