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Figli dell'aria. Rondoni a Campiglia Marittima

Name: Figli dell'aria. Rondoni a Campiglia Marittima
SKU: LPR0080
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Figli dell'aria. Rondoni a Campiglia Marittima

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Libro leporello scritto da Eugenia Parisi e illustrato da Cristina Jacamar per raccontare il Rondone comune, l’uccello che non si posa mai.
Il leporello si apre e chiude con la poesia O andorinhão-negro di Luís Quintais, qui per la prima volta tradotta e pubblicata in italiano.

Categoria: Libri a Leporello, Natura, Ornitologia

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Descrizione

TITOLO: Figli dell'aria. Rondoni a Campiglia Marittima
SOTTOTITOLO: Con una poesia di Luís Quintais
TESTI: Eugenia Parisi
ILLUSTRAZIONI: Cristina Jacamar
EDIZIONE: Prima edizione, giugno 2024
COLLANA: Il soffietto
ISBN: 9788899868666
GENERE: Scienze naturali, libri illustrati a leporello, ornitologia
CARATTERISTICHE: Libro a leporello, formato 15,5x10,5 cm. Copertina rigida con titolo anche sul dorso, astuccio editoriale in cartoncino. 32 pagine piegate a fisarmonica. Fatto a mano da noi stessi a Varzi, così come il sobrio astuccio in cartoncino avana
ALTRE INFORMAZIONI: Le 32 pagine, dispiegate a fisarmonica, misurano 320 cm
PESO: 180 g
SINOSSI: Quando nelle mattine di giugno, dagli strati superiori dell’aria, i giovani rondoni impercettibilmente calano sopra le piazze e le strette vie di Campiglia Marittima, quando qua e là, da sotto un coppo o da una fessura in un vecchio muro in pietra, guizzano fuori spiegando le brune ali gli adulti riproduttori, ecco allora il borgo ridestarsi una volta ancora per assistere a uno spettacolo antico. Ma quello che al passeggere può sembrare un gran numero di saettanti volatili neri, agli occhi degli anziani campigliesi sembra poca cosa. Un tempo – essi dicono – il cielo era nero da tanti ce n’erano. Così tanti – raccontano – che i ragazzini [...]
Un libro a leporello per raccontare i rondoni. Descritti come gli uccelli che non si posano mai con i loro volteggi e le loro ipnotiche vocalizzazioni, costellano i nostri cieli estivi in un instancabile ciclo migratorio verso l’Africa per cui, fra il primo e l’ultimo volo della loro vita, arrivano a compiere svariate volte la distanza che c’è fra Terra e Luna. Arricchendola di poetiche illustrazioni in capitoletti brevi, l’autrice segue la vita straordinaria del Rondone comune – Apus apus Linneo 1758 – della colonia di Campiglia Marittima, antico borgo della Maremma Toscana situato a pochi chilometri dal mare. Dalla sommità della collina lo sguardo spazia attraverso oliveti, vigne e macchia mediterranea, fino alla pianura costiera e le isole dell’Arcipelago. Dominato dalle rovine dell’antico castello, il centro storico conserva l’impianto medievale e molti edifici presentano ancora caratteristiche architettoniche originali. È proprio la presenza di piccole cavità nelle murature antiche e sotto le tegole dei tetti tradizionali che, insieme all’abbondanza d’insetti, fa di Campiglia un habitat ideale per la riproduzione dei rondoni. Ogni primavera, in gran numero, questi tornano al borgo dopo nove mesi di volo ininterrotto nei cieli dell’Africa subsahariana. La loro stagionale presenza la si dà ancora per scontata ma, anno dopo anno, a causa di ristrutturazioni edilizie poco attente, i siti di nidificazione stanno diminuendo.
Questo leporello – accompagnato da una poesia del portoghese Luís Quintais qui per la prima volta tradotta in italiano – vuole essere, nel suo piccolo, un omaggio alla bellezza e alla straordinarietà della vita dei rondoni e, nel contempo, un contributo al progetto di conservazione locale della specie, avviato dall’autrice nel 2017 con la costituzione dell’associazione Rondoni campigliesi / Swifts of Campiglia
Eugenia Parisi: (Milano 1963), ha vissuto a Pavia, New York, Londra. Come i rondoni di cui ci racconta, ha trovato in Campiglia Marittima il luogo di elezione per tornare. Insegnante, e per passione ceramista, ha iniziato a dedicarsi alla tutela dei rondoni nel 2017 dando vita al progetto Rondoni campigliesi / Swifts of Campiglia che si è poi formalizzato nell’omonima associazione odv. Questo è il suo primo libro.
Cristina Jacamar: Cristina Jacamar (a.MCMasnata) vive in Italia, scrive e illustra storie. Ha pubblicato alcune poesie nella Enciclopedia di Poesia Contemporanea, Fondazione Mario Luzi Editore, Roma, 2015, 2016, e nella collana Ispirazioni, Pagine Editore, Roma, 2018. È risultata tra i primi classificati al Premio Letterario Città di Castello, Edizione 2017, con il manoscritto Il dono. Ha inoltre portato a termine nel 2018 il Master in Illustrazione Editoriale di Primo livello presso la scuola Ars In Fabula di Macerata.
Luís Quintais: oltre a essere uno dei poeti più apprezzati nell’ambito della poesia portoghese contemporanea, è saggista, traduttore e professore di Antropologia presso l’Università di Coimbra https://de.wikipedia.org/wiki/Luis_Quintais
Altro: La Provincia Pavese https://www.fiorinaedizioni.com/sito-oxygen/wp-admin/post.php?post=22645&action=edit
LEPORELLI PER PASSIONE: con leporello si intende un libro costituito da una striscia di carta più o meno lunga ripiegata a fisarmonica. Il termine deriva dall’omonimo personaggio del Don Giovanni di Da Ponte/Mozart, il quale, nella famosissima Aria “Madamina, il catalogo è questo”, elenca le imprese amorose del suo padrone leggendo i nomi delle donne da un foglio piegato in forma di libro a soffietto. Scatole piccole per oggetti curiosi. Il leporello è libro e non libro. Infatti, una volta dispiegate le sue pagine, assumerà le sembianze di un nastro volante, grazie al quale sorvolare paesaggi sempre meno familiari, fino a farsi reconditi e futuribili. Ali di carta assemblate a mano per un gioco talvolta mirabile come foglie sospinte dal vento all’insegna di parole e segni provenienti da lontano, lo sguardo curiosamente rivolto verso un mondo in profonda trasformazione.